Amico Golfista, principiante o esperto, a quanti di noi è capitato di arrivare a casa dopo 18 buche o dopo un allenamento in campo pratica e lamentarsi del mal di schiena che a volte dura anche parecchi giorni?
Spesso il dolore non è invalidante, ma persiste manifestandosi nella difficoltà di compiere semplici gesti quotidiani come infilarsi la camicia, allacciarsi le scarpe o chinarsi a raccogliere un pezzo di carta. A volte, il dolore è molto più acuto e persistente costringendoci alla totale immobilità.
Stiamo parlando di quel mal di schiena che va e viene e che dopo molti giorni, settimane, mesi ci spinge a rivolgerci a qualcuno che ci aiuti a farlo passare.
Come Osteopata e Chinesiologo, spesso mi occupo di persone che praticano abitualmente sport ma, sicuramente, è proprio la categoria del golfista quella che vedo più assiduamente.
Infatti, come è facile intuire, il gesto tecnico dello swing è asimmetrico ed è la causa prima di lombalgie, sciatalgie e lombosciatalgie, delle patologie molto frequenti in questo sport.
Ma facciamo chiarezza sulle patologie appena descritte che, alla fine, traduciamo con tre semplici parole che descrivono bene il malessere comunemente chiamato “mal di schiena”.
Lombalgia
Dall’etimo della parola significa dolore nella zona lombare, che vuol dire tutto e niente.
Lombosciatalgia
Si può ugualmente descrivere come un dolore nella zona lombare che coinvolge anche gli arti inferiori e cioè la zona di pertinenza del nervo ischiatico/sciatico.
Sciatalgia
Per sciatalgia si intende un dolore nella zona lombo-sacrale e che coinvolge gli arti inferiori con dolori alle gambe fino ai piedi e parestesie con interessamento del nervo sciatico.
Senza entrare troppo nello specifico, possono essere classificate come lombalgie croniche o acute quando vengono messe a dura prova dalla pratica sportiva e dall’usura del gesto ripetuto per molte volte.
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Diciamo che la morale è sempre quella: “prevenire è meglio che curare” anche per un golfista, parola di Osteopata!
Facciamo un semplice esempio: durante l’inverno, se non vogliamo prendere il raffreddore o l’influenza, che cosa facciamo? Non usciamo certo di casa con i capelli bagnati o in t-shirt! Anzi, stiamo attenti a vestirci adeguatamente per non prendere freddo!
E allora perché non trasferire questo “atto di prevenzione” anche nell’ambito sportivo/golfistico?
Il mio principale consiglio è quello di adottare abitualmente un buon “warm up” (riscaldamento) ed uno “stretching” (allungamento) come prevenzione per la salute della nostra schiena.
Oltre a queste due pratiche, per un maggiore benessere, reputo di fondamentale importanza il “riequilibrio del rachide” mediante il trattamento osteopatico, non solo quando si ha (ormai) mal di schiena, ma anche quando non vi sono sintomi di dolore.
Vediamo insieme queste due pratiche da adottare fondamentali per prevenire il mal di schiena nel golfista.
Il warm up ha come obiettivo principale quello di preparare i muscoli e le articolazioni, sia quelle che intervengono direttamente che indirettamente nel gesto tecnico che si andrà ad eseguire da li a poco.
Il riscaldamento aumenta sia la viscosità di articolazioni e muscoli, rendendoli più flessibili e quindi più mobili, che il reclutamento delle fibre muscolari, rendendole più pronte e reattive e quindi più capaci di controllare ogni singolo movimento.
Se tutto ciò viene fatto bene, si diminuisce la probabilità di infortunio e di spiacevoli dolori che andrebbero ad inficiare la prestazione golfistica e anche il post prestazione!
Lo stretching, come ormai sapete tutti, ha l’obiettivo di allungare i muscoli. Infatti è facilmente intuibile che, se abbiamo fibre muscolari più lunghe e più elastiche, diminuisce la probabilità di infortunio e, al tempo stesso migliora anche la prestazione potendo “girare” (cit.) maggiormente durante un back-swing.
I muscoli sono gli artefici di tutti i movimenti che il corpo può eseguire. Detto ciò capite bene che più i miei muscoli sono elastici e flessibili , migliore sarà il gesto tecnico e migliore diventerà il tuo Handicap!
Salutandovi, vi do appuntamento al prossimo articolo per qualche approfondimento e qualche consiglio su quali muscoli allungare maggiormente e in che modo farlo, inoltre vi spiegherò come impostare una routine per un buon riscaldamento.
A prestissimo!
Dott. Ivan Castelli
Osteopata – Chinesiologo