Clinica dei tendini
La Clinica dei Tendini di Fisiolike è dedicata alle persone con problematiche a distretti quali spalla, gomito, polso/mano, anca, ginocchio o caviglia.
Il nostro Approccio
Con il termine “tendine” si intende quell’insieme di fibre che consente al muscolo di unire le proprie estremità ad un osso.
I tendini sono quindi fondamentali al movimento: permettono a tutti i muscoli di trasmettere la propria forza all’apparato scheletrico.
Sono strutture molto resistenti, che definiamo fibrose, collegate a ossa e muscoli da due giunzioni, quella osteo-tendinea e quella muscolo-tendinea. Quando il muscolo si contrae, trasferisce la sua azione sul tendine, che a sua volta la invia, dosandone le sollecitazioni, al segmento osseo relativo. Quindi sul tendine pesa tutta la forza generata dal muscolo, per questo è necessario che la struttura sia dotata di caratteristiche di robustezza e resistenza.
Ciò che differenzia i tendini dai muscoli, in condizioni patologiche, è la scarsa vascolarizzazione e quindi la poca capacità di rigenerazione. Infatti sono molto comuni le problematiche ai tendini in tutti i distretti corporei, specialmente gli arti superiori e inferiori che, in caso di lesione, hanno bisogno di tempi molto lunghi per ripararsi.
Le articolazioni più colpite sono: spalla (tendinite della cuffia dei rotatori, ecc.), gomito (gomito del tennista, ecc.), polso e mano (dito a scatto, ecc.), anca (trocanterite, pubaligie ecc.), ginocchio (tendinite del quadricipite, rotulea, ecc.), caviglia (fascite plantare, ecc.).
Le Cause del Problema
I motivi più comuni di lesione o infiammazione ai tendini sono, per lo più, sforzi improvvisi o ripetitivi, movimenti non comuni e non eseguiti adeguatamente, sforzi esagerati e micro traumi ripetuti.
Nella peggiore delle ipotesi entrambe le situazioni possono portare a rottura dei tendini, con conseguente intervento chirurgico di sutura.
Oltre a queste tipologie di cause, che sono soprattutto di natura meccanica, i tendini possono subire gli effetti di malattie sistemiche come l’artrite reumatoide o il diabete.
Riconoscere i Sintomi
Esistono diversi tipi di dolore, la cui interpretazione è utile anche per la diagnosi. Può avere un esordio graduale, senza un trauma apparente, o si può manifestare in seguito alla palpazione diretta, oppure può essere causato dalla contrazione muscolare e dal suo allungamento passivo forzato.
• Dolore spontaneo, specie dopo uno sforzo, con successiva limitazione o sospensione delle attività. Esempio: tendinite rotulea in fase acuta con difficoltà nello scendere le scale.
• Dolore alla pressione Esempio: epicondilite.
• Dolore cronico, dove il tendine sovente è ispessito e con una superficie irregolare (rigonfiamento). Esempio: tendine di Achille in fase cronica.
• A volte può esserci anche la presenza di tumefazione sottocutanea causata dall’edema del tessuto peritendineo. Esempio: tendinite alle mani o ai piedi.
• Quando si infiamma la guaina all’interno del quale scorre il tendine, limitandone lo scorrimento. Esempio: dito a scatto.
• Nelle tendinosi pure la sintomatologia può essere scarsa o addirittura assente. Esempio: problematica alla cuffia dei rotatori nella fase post acuta (dopo 5-6 mesi dalla sia manifestazione).
Il Percorso Terapeutico
valutazione
Si effettua una valutazione attraverso:
• Raccolta anamnestica
anamnesi patologica remota
anamnesi patologica prossima
• Analisi indagini diagnostiche (se presenti)
• Analisi del dolore
dove, come, quando e tipo di insorgenza
• Valutazione clinica
test specifici sul distretto, valutazione articolarità, flessibilità e forza
• Prese di coscienza del paziente delle possibili cause e soluzioni
• Obiettivi da raggiungere
• Spiegazione del percorso terapeutico in 3 fasi
controllo del dolore
Si effettua una valutazione attraverso:
• Utilizzo di terapia elettromedicale
Ultrasuono pulsato, tecarterapia, Bemer
• Fisioterapia
Fisioterapia (passiva e attiva) assistita se si deve recuperare mobilità di movimento con un lavoro isometrico in situazioni iniziali acute o post-chirurgiche
• Osteopatia
Osteopatia per andare a liberare distretti collegati (si valuta soprattutto tutto l’intero arto inferiore o superiore, a seconda del distretto interessato)
• Bendaggio funzionale
Qualora ci sia stato un trauma recente con lesioni tendinee o legamentose
• Kiensio-taping
Bende colorate che guidano i movimenti e alleggeriscono il tendine stesso
• Idrokinesi
Sfruttando le caratteristiche dell’acqua si muove l’arto superiore/inferiore in modo progressivo, senza dolori
recupero del movimento
• Terapia manuale
Continua lo sblocco dei compensi in atto attraverso la mobilità di tutte le articolazioni coinvolte
• Kinesiterapia
Lavoro attivo in palestra con esercizi specifici di elasticità, forza e controllo
• Fisioterapia a piccoli gruppi
• Idrochinesiterapia
miglioramento delle performance motorie e prevenzione
• Terapia di gruppo
• Valutazioni attive di monitoraggio delle abilità
• Protocolli di lavoro da eseguire a casa
• Ripresa dell’attività sportiva specifica, dove presente
I Professionisti coinvolti
Alberto Peracchiotti
Fisioterapista, osteopata, posturologo
Paolo sattolo
Laurea in scienze motorie, fisioterapista, massofisioterapista e massaggiatore sportivo
federico panato
Fisioterapista
Dicono di Noi
Ecco alcune testimonianze dei nostri pazienti, che hanno scelto FisioLike per le loro terapie riabilitative.
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